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A quasi due anni dal ritrovamento del corpo senza vita di Gabriele Maffeo, 33 anni, in un cassonetto in regione Croce a Chiavazza il 30 settembre 2023, la giustizia inizia il suo corso. Ieri mattina, mercoledì 18 giugno, la giudice per le indagini preliminari Francesca Tortora del Tribunale di Biella ha disposto il rinvio a giudizio per Alessandro Bonura (difeso dall’avvocato Marco Romanello) e la sua compagna Marina Coda Zabetta (difesa dall’avvocato Cristian Conz). I due dovranno affrontare un processo con rito ordinario, con la prima udienza fissata per il 23 ottobre 2025, accusati di cessione di sostanza stupefacente che ha causato la morte.
Una condanna con rito abbreviato per distruzione di cadavere
Nel medesimo contesto, Alessandro Solina, difeso dall’avvocato Andrea Conz, ha scelto il rito abbreviato ed è stato condannato a un anno e quattro mesi per distruzione di cadavere. La pena, tuttavia, è stata sostituita con la detenzione domiciliare.
Le quattro persone coinvolte erano state inizialmente arrestate sei mesi dopo il ritrovamento del corpo di Maffeo, per poi essere scarcerate in attesa del processo. L’inchiesta sulla tragica fine di Gabriele Maffeo continua a svilupparsi con questi nuovi importanti passaggi giudiziari.