Condividi:
La Guardia di Finanza ha eseguito una vasta operazione in Puglia, con la richiesta di 11 misure cautelari per un’inchiesta che ipotizza un sistema corruttivo basato su uno scambio di favori in cambio di voti e finanziamenti pubblici. Tra gli indagati figura anche Alfredo Barone, imprenditore nato a Biella ma da tempo residente in Puglia, per il quale la Procura di Lecce ha chiesto la custodia cautelare in carcere.
Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, Barone – classe 1955, ex avvocato oggi attivo nella ristorazione di alta fascia in Salento – è accusato di aver promosso un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa d’asta e alla frode su fondi pubblici legati ai Programmi Integrati di Agevolazione (PIA).
Le indagini, che coinvolgono figure di rilievo del mondo imprenditoriale e politico pugliese, riguardano in particolare i rapporti tra Barone e l’assessore regionale alle Attività Produttive, Alessandro Delli Noci. Quest’ultimo avrebbe agevolato pratiche di finanziamento pubblico in favore di Barone e altri imprenditori, in cambio di sostegno elettorale, compreso l’organizzazione di eventi politici.
Oltre alla richiesta di custodia cautelare per Barone, sono stati proposti gli arresti domiciliari per Delli Noci e per altri cinque indagati, mentre per i restanti quattro soggetti la Procura ha richiesto misure interdittive. L’inchiesta, tuttora in corso, si concentra sulla gestione dei fondi destinati al rilancio del turismo e dello sviluppo economico in ambito regionale.