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Riprese questa mattina le ricerche dell’escursionista sessantenne originario della Valsesia e domiciliato a Gattinara, di cui si sono perse le tracce domenica scorsa nell’alta valle del Cervo. A dare l’allarme sono stati alcuni amici, preoccupati per l’assenza di contatti.

Le operazioni sono in corso da questa mattina, con l’impiego di numerosi mezzi e personale specializzato. Oltre alle squadre di terra, sono intervenuti due elicotteri: il Drago dei Vigili del Fuoco, impiegato per il trasporto e la perlustrazione dall’alto, e un mezzo della Guardia di Finanza, dotato di un sofisticato sistema per il rilevamento del segnale telefonico, anche se il cellulare dell’uomo risulta spento da ore.

Il Soccorso Alpino, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, il nucleo droni di Torino e la Guardia di Finanza di Alagna, ha battuto la zona del Monte Bo e le creste circostanti. Le condizioni meteo, in particolare la fitta nebbia, hanno però reso difficili le operazioni. Si spera in un miglioramento domattina per riprendere le ricerche con maggiore efficacia.

L’allarme è stato formalmente lanciato lunedì, dopo che i Carabinieri hanno rinvenuto la vettura dell’uomo chiusa e parcheggiata a Montesinaro, punto di partenza per escursioni in alta quota. I soccorritori stanno concentrando gli sforzi nell’area della cresta del Croso, dove sarebbero emersi segnali ritenuti rilevanti.

L’uomo è noto come esperto escursionista e profondo conoscitore della montagna, fattori che alimentano la speranza di ritrovarlo in vita.

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