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È stato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro il testimone chiave dell’udienza odierna nel processo contro il deputato Emanuele Pozzolo, accusato di aver esploso un colpo di pistola durante la festa di Capodanno 2023 a Rosazza.
La ricostruzione della serata
Chiamato a testimoniare dalla difesa, Delmastro ha raccontato quanto accaduto quella notte, confermando la propria presenza alla festa organizzata da Zappalà, "anche se era un incontro tra amici". La sala, ha precisato, era stata regolarmente affittata per l’occasione.
Delmastro ha dichiarato di conoscere Pozzolo da anni, parlando di un rapporto “normale”, e ha aggiunto che alla festa erano presenti anche due agenti della sua scorta, Morello e Mangione, accompagnati dalle famiglie.
Il momento dello sparo
“Ero fuori a fumare con due amici di mia figlia quando ho sentito quello che sembrava un petardo – ha riferito –. Ho scherzato dicendo ‘Abbiamo già il primo coglione dell’anno’, ma rientrando ho capito che la situazione era seria.” Solo in seguito ha notato l’arma: prima su un tavolo, poi su una mensola e infine in mano a un carabiniere. “Mi ha colpito quanto fosse piccola”, ha commentato. Ha inoltre precisato di non aver mai visto Pozzolo con la pistola in mano, né prima né dopo il colpo.
“Perché mi hai sparato?”
A rendere ancora più tesa l’aula è stato il racconto del momento successivo allo sparo. Delmastro ha ricordato di aver sentito il ferito, Campana, gridare: “Perché mi hai sparato?”, rivolgendosi a Pozzolo, che appariva disorientato, ripetendo: “Posso avere io sparato?”
Udienza rinviata
Il pubblico ministero non ha rivolto domande al testimone. Il processo proseguirà nelle prossime settimane, con grande attenzione sull’esito del procedimento.