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È stato arrestato a Milano l’uomo accusato di aver violentato una donna nel suo appartamento nel Biellese, dove stava svolgendo lavori di ristrutturazione. La vicenda risale alla mattina del 7 giugno: secondo quanto ricostruito dalla Polizia, la vittima si era recata sul posto insieme al figlio di quattro anni per un sopralluogo, ma una volta entrata, il muratore — un cittadino egiziano — avrebbe chiuso la porta a chiave, impedendo loro di uscire.
Le violenze, ripetute nel corso della giornata, sarebbero avvenute in parte anche davanti al bambino. L’uomo avrebbe minacciato la donna con una fascetta, simulando un tentativo di strangolamento e terrorizzandola per impedirle di reagire. Solo nel pomeriggio, con un pretesto, la donna è riuscita a ottenere un breve momento di libertà, chiedendo aiuto a una guardia giurata.
Scattate le indagini, il presunto aggressore si è dato alla fuga. È stato rintracciato e bloccato a Milano mercoledì sera grazie a un’azione congiunta della Squadra Mobile di Biella e di tecnologie di localizzazione. Ora è detenuto nel carcere di Biella. La Procura ha confermato la gravità dei fatti e la prosecuzione delle indagini.