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A un anno esatto dal controverso ferimento dell’influencer biellese Soukaina El Basri, nota come Siu, il caso resta avvolto nel mistero. Jonathan Maldonado, il marito 38enne che un anno fa era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio nei confronti della moglie, ha visto scadere i termini delle misure cautelari relative al braccialetto elettronico. Le indagini della Procura di Biella, intanto, non sono ancora chiuse.
La vicenda: dalla ferita al coma, tra versioni contrastanti
Era il maggio 2024 quando Soukaina El Basri venne soccorsa per una grave ferita al petto che la portò in coma. Inizialmente, la donna parlò ai medici di una caduta. Tuttavia, la natura della ferita destò subito sospetti. La Procura di Biella aprì un’indagine, ponendo il marito sotto accusa per tentato omicidio.
Maldonado, dal canto suo, ha sempre sostenuto che la ferita fosse frutto di un gesto di autolesionismo da parte della moglie. Un elemento cruciale che continua a mancare è l’arma utilizzata, mai ritrovata all’interno della villetta di Chiavazza, dove si sono svolti i fatti.
Dopo il risveglio dal coma, Soukaina El Basri, nei colloqui con i magistrati, non ha mai fornito una versione chiara e definitiva dell’accaduto, contribuendo a mantenere un alone di incertezza sulla dinamica dei fatti. Nonostante un iniziale arresto, Maldonado non fu convalidato e venne poi sottoposto alla misura del braccialetto elettronico, ora scaduto.
A distanza di un anno, il "caso Siu" rimane quindi irrisolto, con l’incertezza su quanto sia realmente accaduto all’interno di quella villetta di Chiavazza.